Il trentaquattrenne di origini egiziane il 27 maggio priverà ad attraversare il Canale della manica nuotando con una monopinna: “Se hai un sogno e la forza di volontà per volerlo realizzare, puoi farcela”
PADERNO DUGNANO Con una bella riga rossa ha colorato una settimana del suo calendario. Non certo perché se ne andrà in vacanza. Dal 27 maggio al 4 giugno Sayed Baroky, egiziano d’origine ma “milanese” d’adozione, cercherà di entrare nella storia: attraversare il Canale della Manica nuotando da Dover a Calais con una monopinna.
Nessuno al mondo ha mai pensato ad una impresa del genere, ma Sayed è tipo da prendere le cose seriamente mettendo sul piatto della bilancia una dose di coraggio non pari a nessuno.
Probabilmente il suo viso e il suo nome non risuonano nuovi. Nel 2001, dopo aver superato una selezione di 40 persone, Sayed Baroky entrò a far parte del cast degli ospiti di «Guinness World Record» il format televisivo condotto da Gerry Scotti.
Partendo dal fondale di una piscina profonda 4 metri, il suo compito era quello di darsi una spinta uscendo dall’acqua e raggiungere una boa messa 1,70 metri più in alto. Sayed esplose in tutta la sua potenza e riuscì a portare il primato mondiale a 2 metri. Nello stesso anno si recò in Cina per riprovare l’impresa e riuscì a balzare a 2,05 metri.
Del resto, il nuoto è da sempre la sua grande passione e, nello specifico, il nuoto pinnato è la disicplina nella quale riesce ad esprimere tutto il suo potenziale fisico e tecnico: «La mia passione per il nuoto – racconta Sayed che arrivò in Italia nel 2006 – nasce quando ero piccolissimo. Avevo 5 anni e mio papà lavorava nella marina militare. Mi sono innamorato così di questo sport. Dopo 5 anni di nuoto classico, nel 2000 mi sono avvicinato al nuoto pinnato perché tutti mi dicevano che avevo “gambe forti”, adatte proprio a questa disciplina».
L’idea di attraversare il canale della Manica a nuoto non è casuale: «E’ un’impresa che ho sempre visto con spirito di ammirazione. Il mio obiettivo è dimostrare a me stesso, ma non solo, che una persona “normale”, se ha un sogno e la forza di volontà per volerlo realizzare, può farcela».
Il tentativo di Sayed sarà seguito con emozione e trepidazione dalla moglie Basma e dai figli Zidane e Adam, intenzionati a ripercorrere le orme del padre: «Voglio alzare la bandiera del mio paese e soprattutto rendere orgogliosa la mia famiglia».
Prima di tentate l’incredibile record che nessuno ha mai realizzato (saranno 32 i chilometri che il «nostro eroe» dovrà percorrere) Sayed Baroky si sta allenando scrupolosamente al Club NPS Varedo, seguito passo dopo passo da Walter Mazzei, allenatore mondiale di nuoto pinnato.
Da marzo a maggio sarà in Egitto per nuotare nelle acque del Nilo e “saggiare” le condizioni che potrebbe ritrovare durante il record. A supporto del temerario trentaquattrenne, ci sarà il team di Khaled Sahalaby cui verrà affidata l’organizzazione dell’intero evento. Sherwitte Hafez (assistente di Khaled Shalaby) sarà al fianco di Walter Mazzei (che è l’allenatore della squadra italiana nuoto pinnato), Garib Attia (allenatore di Sayed in Egitto), Tarek Baroky (personal trainer di Sayed in Egitto) Mimmo Baroky (personal trainer e preparatore atletico in Italia, attualmente componente dello staff Aqvasport Turra a Limbiate)
col gentile contributo di Giulia Ceriani