Si è svolto a Rho il primo allenamento della neonata Nazionale Italiana di calcio: «Dimostreremo che amiamo lo sport, viviamo in salute e siamo determinatissime»
La “Nazionale Italiana Curvy Calcio” ora è una gradevole realtà. Indosseranno la maglia azzurra Francesca Angelo di Corsico (Milano), Barbara Braghin di Porto Viro (Rovigo), Maria Gallo di Napoli, Julieta Harrow di Torino, Silvana Carlone di Milano, Deborah Jessica Tufano di San Giuliano Milanese (Milano), Alessandra Peluso di Cesano Maderno (Monza Brianza), Raffaela Pennino di Maranello (Modena), Roberta Nerone di Roma ma oggi in Brianza, Flavia Gentiluomo di Cinisello Balsamo (Milano), Barbara Barbati Biondo di Milano. Otto intrepide calciatrici si sono ritrovate allo stadio “San Carlo” di Rho per sostenere la prima “storica” seduta di allenamento.
Francesca Angelo insieme a Moreno Buccianti mister e fondatore della Selecao Internazionale Sacerdoti Calcio e della Nazionale Italiana Suore Calcio ha fondato la Nazionale Italiana Curvy Calcio e ne spiega le finalità: «Sappiamo benissimo che dare una “etichetta” è un principio sbagliato, spesso discriminante, ma mettendo in campo la Nazionale Italiana Curvy Calcio vogliamo raggiungere obiettivi che sono diametralmente opposti a questo concetto. Frequentemente si associa una fisicità “generosa” ad abitudini di vita sbagliata, come ad esempio può essere l’immagine Junk Food che viene legata ad un corpo in carne. Sfatare il mito errato legato alle donne formose da una parte ci permetterà di dimostrare che anche noi “Curvy” amiamo il mondo dello sport, delle sane abitudini e ci prendiamo cura di noi stesse spinte dall’unico desiderio di migliorare sempre di più».
E così, allo stesso tempo, scendendo in campo, vogliono anche impegnarsi in prima persona per supportare e sostenere iniziative benefiche e di solidarietà che possano aiutare anche chi vive situazioni di disagio ma non per questo deve sentirsi messo in un angolo.
Al termine del primo “collegiale” di allenamento, era doveroso raccogliere le riflessioni delle azzurre della Nazionale Italiana Curvy.
«Finalmente con questo meraviglioso progetto sfatiamo che le Curvy non amano lo sport e non amano curarsi di loro – specifica Francesca Angelo che indosserà la fascia di capitano – anzi dimostreremo con la grinta sfatando anche questo stereotipo, che possiamo sempre migliorare. Curvy sì ma in salute».
«Sono una donna curvy, mi piace il mio corpo perché me lo sono conquistato dopo l’intervento di chirurgia bariatrica – spiega Barbara Braghin – far parte della Nazionale Italiana Curvy è un’altra conquista perché non sono mai stata una sportiva. Ma visto che nel mio percorso di vita c’è questa opportunità l’ho colta al volo. Non mi voglio perdere nulla, voglio assaporare la vita in tutte le sfaccettature e grazie a questa nazionale sto scoprendo nuovi mondi. È tutto bellissimo e anche noi donne curvy».
«Mi sono innamorata del progetto sin da subito, non ho mai giocato a calcio in tutta la mia vita. Questa non solo è una sfida personale, ma una sfida contro chi crede ed è convinto che noi curvy sappiamo solo fare sport da tavola. Il nostro motto è “curvy sì, ma in salute!”. Dimostreremo di essere sportive anche noi» afferma Raffaela Pennino.
Alessandra Peluso aggiunge: «La mia passione per il calco mi ha spinto a partecipare a questa nuovissima iniziativa. Cosa non ultima, è un ottimo modo per rimettersi in forma in bellissima compagnia».
«Da quando ho iniziato ad amarmi, adoro mettermi in gioco e scoprire nuovi lati di me. Lo sport è amor proprio, è salute ed impegno e anche noi curvy rispecchiamo a pieno questi concetti» le parole di Deborah Jessica Tufano.
«Il progetto della squadra di calcio curvy è qualcosa a cui nessuno aveva mai pensato prima. Molte di noi hanno calcato passerelle, fatto servizi fotografici e la maggior parte delle persone è abituata a vederci sempre sui tacchi a spillo. Ecco, noi non siamo solo questo. Io e le mie compagne di squadra vogliamo urlare a gran voce che essere curvy racchiude un mondo meraviglioso» spiega Roberta Nerone.
Silvana Carlone dice: «Penso che non ci sia un’età e una forma fisica per poter giocare a calcio e questo lo stiamo dimostrando noi curvy».
«Non ho mai immaginato di poter partecipare a far parte di una squadra e molto meno di calcio e quando ho saputo del progetto me ne sono subito innamorata. Chi dice che le curvy non possono essere sportive e in forma?» afferma Julieta Harrow.
«Ho sempre amato questo sport e questa è un’opportunità per dimostrare che quando si desidera qualcosa non ci sono limiti, anche noi curvy possiamo essere in forma e soprattutto determinate» le parole di Maria Gallo.
«Il rapporto con il mio corpo non lo definirei facile. Quando ero piccola me ne vergognavo e invidiavo le altre ragazze, che dalla mia prospettiva, erano perfette, mentre io ero goffa, grassa e nanerottola. Così mi sono buttata sullo sport (arti marziali) con la speranza di modificarlo rendendolo “migliore”, ma inaspettatamente ho imparato a conoscerlo, ad apprezzarne le qualità a prescindere dalla forma: non sono bassa sono compatta, non sono grassa sono massiccia, non sono sgraziata sono dirompente. Così il mio corpo è diventato la mia corazza, il mio compagno di viaggio, il mio biglietto da visita. Lo sport mi ha aiutata a capire molto di me e spero che questo progetto, che per me è un’occasione per rimettermi in gioco e cimentarmi nell’esperienza di una squadra, possa aiutare altri a fare lo stesso» è il pensiero di Flavia Gentiluomo.
«Per me far parte della Nazione italiana Curvy, significa far passare al mondo, che non siamo diverse da nessuno. Che siamo in forma nel nostro corpo, fiere di avere le nostre forme. Ma soprattutto, far capire al mondo, che anche le donne, come gli uomini, possono correre davanti ad un pallone con costanza e determinazione» conclude Barbara Barbati Biondo.