Si sa, il calcio fagocita tutto. Spettatori, tifosi e share televisivo. Per non parlare degli sponsor e di tutte quelle attività di marketing che, oggi, sono una struttura portante delle società e dei club.
Proprio per questo, secondo molti esperti di sport e di organizzazione di eventi sportivi, sarebbe bene sfruttare le pause che, ciclicamente, si prende per via delle nazionali i degli impegni extra campionato.
La pallanuoto in estate, il beach volley. Gli sport, solamente considerati, minori troverebbero lo spazio che – evidentemente – non trovano a causa dell’effetto mediatico che il calcio innesca. Un esempio virtuoso è quello del tennis.
Enrico Zoni, genovese amministratore di ZEvents, è un organizzatore di grandi eventi nonché maestro di tennis.
«Molti bambini si sono avvicinati al tennis perché praticato in sicurezza all’aria aperta o all’interno di una copertura in un grande spazio; hanno scoperto un’attività che prevede una continua ricerca nel superamento di volta in volta di un nuovo obiettivo individuale – spiega Zoni – Riuscire a prendere la pallina al volo con le mani dopo aver tentato molte volte senza successo, riuscire a fare il primo servizio dall’alto. Un costante migliorarsi guardando i compagni, imitando o battendo il proprio maestro nel primo piccolo scambio a rete. La consapevolezza di migliorare sé stesso, giocando o sfidando il compagno più forte o simpatico diventa una grande vittoria. Un contesto, con un gruppetto di 3 o 4 bambini, più seguito dall’insegnante, la possibile di muoversi in spazi grandi rispetto alla tanta clausura provocata dal COVID stimola il bambino a voler andare al circolo, dove si può sfogare e verificare passo dopo passo i miglioramenti in tempi molto ristretti, elementi fondamentali per far continuare lo sport con continuità nei giovanissimi».
Ma. Sac.