La Fir ha deciso: attività facoltativa e senza finalità di classifica e con partecipazione libera
MILANO – Doveva essere marzo, poi si è pensato ad aprile. Alla fine la Federazione Italiana Rugby ha deciso che chi vuol giocare potrà farlo, ma sarà un’attività facoltativa, senza promozioni o retrocessioni…
Eloquente la nota emessa dalla FIR al termine dell’ultima riunione del Consiglio Federale, datato 26 febbraio, nella quale si legge che: «dopo aver consultato la Commissione Medica Federale e aver preso atto dell’evoluzione sanitaria nazionale, la FIR ha comunicato che la ripresa dell’attività agonistica nazionale relativa alla stagione 2020/2021 – primariamente ipotizzata in data 11 aprile 2021-, potrà avvenire solamente in maniera facoltativa, senza finalità di classifica e con una libera partecipazione che sia flessibile e dal basso impatto economico per le Società affiliate. Questa attività, sostenuta a livello regionale o interregionale dai vari Comitati Territoriali, sarà rivolta alle società iscritte nella stagione attuale ai Campionati inseriti nella lista delle attività di preminente interesse nazionale pubblicata sul sito del CONI. Vale a dire: Serie A Maschile e Femminile, Serie B, Serie C Gironi 1 e 2, U18 Maschile e U16 Maschile e Femminile.
Tutte le squadre che vorranno parteciparvi lo potranno quindi fare, adempiendo però ai protocolli oggi in vigore relativi alla disputa del Top10, ovvero con l’obbligatorietà di sottoporsi a tamponi settimanali per tutti i membri dei vari gruppi-squadra. Ciò vuol dire che l’attività agonistica facoltativa non comporterà promozioni o retrocessioni per le società affiliate e di conseguenza porterà alla sospensione delle retrocessioni dal Top10 alla Serie A Maschile per la stagione corrente».