Il presidente della Lombardia è stato nominato oggi Presidente della Conferenza Nazionale dei Presidenti Regionali Libertas. «Lavoriamo tutti insieme per far crescere il nostro Ente»
MILANO – Il riconoscimento della competenza. Della professionalità. Di quell’essere in perfetta sintonia con una precisa filosofia che, sin dal primo giorno, difende e vuol contribuire a far crescere.
Alessandro De Tursi, da qualche settimana eletto presidente regionale di Libertas Lombardia, nella giornata di oggi è stato eletto Presidente della Conferenza Nazionale dei Presidenti Regionali Libertas con dodici voti su 20 (5 sono andati ad Enzo Corso e tre sono risultate essere le schede bianche): «Un risultato che mi ha decisamente sorpreso – commenta De Tursi – perché io non ho avanzato la mia candidatura. In quelle dodici preferenze non c’è la mia: votarsi, a mio parere, è un atto che di nobile ha ben poco…».
Qual è la prima sensazione?
«Ringrazio chi ha voluto accordarmi la preferenza. Probabilmente, si vede in me il dirigente che può ricoprire il ruolo strategico e delicato in questo particolare periodo storico. Mai come in questo momento, la Libertas deve avere le idee chiarissime su come procedere. E’ chi opera a livello territoriale che può dare indicazioni al Consiglio Federale. Mi metto a completa disposizione di chi coltiverà, come me, obiettivi comuni che permettano alla Libertas di ricominciare a ricoprire un ruolo importante nel panorama degli Enti di Promozione Sportiva».
Quale sarà nello specifico il ruolo che l’aspetta?
«Coordinarmi con i presidenti regionali, col preciso scopo di individuare strategie che abbiano valenza generale, per agevolare la crescita della Libertas sotto ogni aspetto. Gli interessi personali verranno messi al bando: non portano a nessun riscontro. Come presidente della Conferenza Nazionale parteciperò ai lavori del Consiglio Nazionale, pur non avendo diritto di voto. Non mi sarà però impedito di portare su quei tavoli, proposte ed istanze che nasceranno dal territorio».
Ha già idee chiare sugli ambiti che richiedono una maggiore attenzione?
«Ci sono tre aspetti che meritano la nostra quotidiana e massima attenzione. Il primo è riferito alla formazione. Il rilancio delle Scuole Regionali è alla base per una attività meglio coordinata e che porti ad un beneficio comune. Non secondaria – prosegue Alessandro De Tursi – è l’esigenza di incentivare le affiliazioni: dobbiamo lavorare tutti in direzione di un incremento delle associazioni sportive. Terzo aspetto, anche questo non meno importante, è quello riferito all’attività sportiva. All’interno del mondo Libertas, ci sono già modelli organizzativi che sono ben strutturati ma che, spesso, restano “isolati”. E’ partendo dal riconoscimento di questi modelli, e dall’esportazione degli stessi su base nazionale, che la Libertas può trovare giusto impulso alla crescita. Non occorre avere paura. Non deve prevalere il concetto della “non necessità”: così facendo il sistema non cresce. Chi ha la facoltà ed il privilegio di poter decidere, deve svolgere il ruolo di capitano che, badate bene – conclude Alessandro De Tursi – è colui che scende in campo e gioca la partita. Non è certo colui che si accontenta di acquistare il biglietto e sedersi in tribuna a guardare».