Si giocheranno dal 17 al 24 maggio le sfide per decidere le due squadre che parteciperanno alle Olimpiadi di Tokyo. Rinviato anche il match di Champions della Pro Recco
MILANO – «Non deve passare l’immagine che l’Italia è il Lazzaretto…». L’appello del presidente nazionale della Federazione Italiana Nuoto, Paolo Barelli, non ha trovato terreno fertile, purtroppo.
Vista l’insistente opera di contrasto che numerose federazioni hanno iniziato nel giorni scorsi, a causa dei provvedimenti governativi assunti per tamponare e prevenire l’emergenza Coronavirus, la Federazione Internazionale ha disposto che l’annunciato torneo preolimpico di pallanuoto femminile in programma a Trieste, non si giocherà, come previsto dall’8 al 15 marzo.
Il massimo organismo mondiale ha imposto alla Federnuoto italiana il rinvio al prossimo mese di maggio e più precisamente dal 17 al 24.
Fortunatamente per la waterpolo italiana, la sede non cambierà: i due posti in palio per le Olimpiadi di Tokyo saranno assegnati al termine dell’evento confermato al Polo Natatorio “Bruno Bianchi” di Trieste, quando in terra italica confluiranno le nazionali di Francia, Grecia, Israele, Kazakistan, Nuova Zelanda, Paesi Bassi, Slovacchia, Ungheria e Uzbekistan.
Paolo Barelli ha dovuto far leva su tutte le sue capacità diplomatiche per evitare che la federazione mondiale cambiasse sede dell’evento. Forti sono state le ingerenze di Grecia e Ungheria che a più riprese hanno manifestato la disponibilità ad organizzare il torneo preolimpico.
L’effetto Corona Virus ha inevitabilmente coinvolto anche la Pro Recco: martedì prossimo, 3 marzo, i ragazzi di Ratko Rudic non andranno a Budapest per incontrare il Ferencvaros nell’incontro valido per la Champions League. Viste le preoccupazioni espresse dalla federazione ungherese, la Len ha disposto il rinvio del match a data da destinarsi.