Alessandro Minopoli, capitano della In Sport Polì Novate Juniores Red si fa portavoce dei suoi compagni e racconta le emozioni di una grande squadra.
“È stata una stagione piena di colpi di scena, iniziata pure male con la sconfitta di misura contro HST, che però non ci ha demoralizzati, ma motivati a rialzarci e combattere per restare in gara, e realizzare l’obiettivo di ogni anno: la finale PNI.
Abbiamo macinato punti battendo tutte le altre squadre, persino l’Albaro Nervi, campione in carica e considerata da noi una tra le principali rivali del campionato, credendo veramente fosse possibile che il sogno si avverasse. Lo scontro di ritorno contro HST è stato il punto di svolta della stagione: rimasti in vantaggio di 3 gol fino a metà, Varese è riuscita a rimontarci e pareggiare; un risultato che, personalmente, ho considerato come una sconfitta.
Non abbiamo mollato, e siamo riusciti a vincere tutte le sfide fino alla giornata decisiva: 28-04-2019, la partita “dentro o fuori” contro Nervi. Siamo arrivati a Camogli carichi, ma emozionati, perché non capita a tutti giocarsi una finale. Il nostro allenatore ci ha preparati al fatto che si sarebbe decisa su episodi e che noi avremmo dovuto far sì che capitassero a nostro favore. Per i primi due quarti è stato così, anche se i nostri avversari hanno sprecato molte occasioni per portarsi in vantaggio. Ma l’espulsione definitiva di Parise per 3 falli, insieme ad altri episodi, ci ha destabilizzati facendoci perdere la concentrazione, e portando i nostri avversari sul 10-3 finale. A caldo la squadra era a terra, ognuno di noi affranto, io mi sentivo umiliato. Insieme al nostro Coach abbiamo capito che non tutto è da buttare, non tutto è andato storto, perché anche quest’anno siamo una squadra forte, che fa paura alle altre; non è da tutti lottare fino all’ultima partita per raggiungere l’obiettivo stagionale.
Matematicamente, non è ancora sicuro chi andrà in finale, quindi cercheremo di vincere anche la prossima. Inoltre, la classifica marcatori mi vede davanti, vittoria che vorrei ottenere anche quest’anno. Per questo devo ringraziare tutti i miei compagni, che mi hanno aiutato, gol dopo gol; devo molto a loro come capitano, perché mi hanno sostenuto nei momenti più difficili della stagione. Tutti noi dobbiamo ringraziare Roberto Munerati, che ci ha preparati per ogni singola partita non solo a livello fisico, ma soprattutto a livello mentale. Personalmente a Roberto devo molto, è sempre stato per me come un fratello, e se sono quello di oggi molto lo devo a lui. L’ultimo grazie va ai nostri tifosi che, hanno sempre creduto in noi, incitandoci e caricandoci fino all’ultimo secondo dell’ultima partita (talvolta anche esagerando), perché ci vogliono veramente bene.”
Testo e foto di Federico Canu