RN Legnano – Team Lombardia Rho B 3-2
Parziali: 1-1, 1-0, 1-0, 0-1
Reti RN Legnano: 2 Faia, 1 Scorciapino
Reti Team Lombardia Rho B: 1 Bruno, 1 Iacca
RHO – Per quello che si è visto in vasca, sicuramente una sconfitta che brucia quella rimediata dal Team Lombardia Rho.
A Rho domenica scorsa, nella categoria Under14 B, si sono incrociate le squadre del RN Legnano e del Team Lombardia Rho. Pensare positivo era più che una speranza, dopo l’ultima e ottima prestazione della compagine rhodense rimediata con Omnia Sport che aveva portato alla prima vittoria. Infatti Rho parte subito forte e va a segno con Davide Bruno. Legnano non ci sta e dopo pochi minuti pareggia con Federico Scorciapino. Il secondo quarto vede sempre il Team Lombardia cercare la rete più volte. Questa gli viene però negata per le ottime parate del portiere legnanese e dai legni della porta. Goal sbagliato, goal subito a pochi secondi della fine del quarto con una perfetta controfuga, il capitano Alessandro Faia porta in vantaggio il Legnano. Dopo il cambio campo è ancora Legnano, di nuovo con Faia, a portarsi sul 3 a 1. Rho cerca di accorciare ma non riesce a sfruttare la situazione di una doppia superiorità numerica perché la sirena manda le squadre all’ultimo quarto. La musica non cambia, Team Lombardia attacca ma i legnanesi si difendono bene. A due minuti dalla fine della partita, Rho accorcia le distanze con una controfuga di Alessio Iacca. Rho ci crede e si butta tutta in avanti, ma il tempo è tiranno. La partita finisce e Legnano si porta a casa i 3 punti.
“Penso che sia stata una partita piacevole da guardare, abbiamo creato molto ma allo stesso tempo sbagliato molto” – sono le parole rilasciate a caldo da Pino Ruta, tecnico del Team Lombardia – “Il Legnano è stato più bravo a concretizzare. I ragazzi sono cresciuti molto nel girone di ritorno del campionato e questo mi fa ben sperare per l’ultima partita di campionato. Sbagliamo tanto sotto porta ma comunque sono soddisfatto perché ci facciamo trovare pronti sia nel nuoto sia nel cercare gli spazi”.
Testo e foto di Fabio Marelli