Ma quali sono le regole del tchoukball?
Giocano due squadre da 7 giocatori (e 5 riserve, non esistono limiti alle sostituzioni come nel basket) che utilizzano un pallone simile a quello della pallamano. Le dimensioni del campo sono 17×29 e all’estremità vengono posizionati due pannelli con una rete elastica a far da porta. Attorno al pannello viene disegnata la cosiddetta zona vietata (un semicerchio che parte dalla linea di fondo con un raggio di 3 metri) Ogni partita si gioca su tre tempi da 15′ ciascuno con intervalli di 5′ tra un tempo e l’altro.
Il gioco inizia con la rimessa da fondo campo e la squadra in possesso di palla ha a disposizione tre passaggi per completare l’azione d’attacco che si conclude tirando la palla contro il pannello. Chi difende non deve badare all’avversario, bensì ad evitare che la palla, una volta colpita la rete elastica, tocchi terra, dando così il punto all’avversario. Particolarità del tchoukball è che una squadra non occupa una parte del campo, ma può liberamente scegliere in quale porta attaccare, purché non vengano superate le tre azioni consecutive.
La squadra che attacca può anche incorrere nel cosiddetto “Punto Regalato” che è tale quando l’attaccante lancia la palla contro il pannello e la stessa, subito dopo il rimbalzo, cade dentro l’area vietata o fuori dal campo. Oppure qando l’attaccante lancia la palla verso la rete ma non la colpisce.O ancora quando l’attaccante lancia la palla contro il pannello e dopo il rimbalzo viene colpito dalla stessa.
Ogni giocatore deve anche badare a non commettere falli. Sono dichiarati tali: la contestazione alla decisione dell’arbitro, fare più di due passi con la palla in mano, toccare la palla con i piedi, effettuare il quarto passaggio, uscire dal campo o entrare in zona vietata quando si è in possesso della palla, intercettare il pallone quando è in possesso dell’altra squadra, toccare la palla che tirata dal un compagno è rimbalzata contro il pannello, attaccare per la quarta volta consecutiva nella stessa parte di campo commettere il fallo di cattivo rimbalzo, ovvero tirare e colpire il pannello sul telaio e non sugli elastici, ostruire, in attacco come in difesa, gli altri giocatori, tenere la palla per più di tre secondi.